Preside podestà? La massoneria si lecca i baffi

Facciamo un giro nella fantascienza.

Immaginiamo un DS appassionato di sette più o meno segrete (ce ne sono?). Immaginiamo che questo DS possa decidere sulla vita professionale, economica e quindi familiare di (almeno) dieci docenti. Immaginiamo che si ritrovi alla sera al club esclusivo con altri dieci colleghi. In tutto controllerebbero la vita professionale, economica e quindi familiare di almeno cento persone. Immaginiamo che siano diventati DS proprio grazie alla passione per le idee espresse dal gran maestro del club esclusivo.

Immaginiamo che il gran maestro di questo fantasioso club esclusivo presenti il conto. Controllerebbe cento posti di lavoro che, in termini elettorali valgono 30 voti cadauno. In tutto 3000 voti.

Ma ogni DS potrebbe gestire molti più docenti nell’organico dell’autonomia che, con il passare del tempo, vedrebbe ingrossate le sue fila a causa dell’inserimento degli insegnanti che prima o poi saranno costretti a partecipare alla mobilità.

Con la riforma a pieno regime il gran maestro controllerebbe il 100% dei posti del personale docente visto che la riforma del governo pervede nel giro di pochi anni L’ESAURIMENTO DELL’ORGANICO DI DIRITTO. Ovvero 750.000 posti di lavoro, ovvero 22.500.000 voti. Se ciò accadesse anche solo nel 10% delle situazioni i voti controllati sarebbero solo 2.500.000, sufficienti comunque per ottenere la poltrona di Ministro della Pubblica Istruzione.

Ovviamente è solo un’ipotesi di fantasia: sappiamo che per fortuna in Italia le cose non funzianano così.