La preside vince la battaglia contro l’ascensore guasto – La Stampa

È malata ma non lascia la scuola: “Da un mese salgo con le stampelle”. L’appello sulla Stampa, poi la soluzione: sabato sarà riparato. Littizzetto gliene ha offerto uno nuovo

La dirigente dell’Istituto comprensivo Ilaria Alpi, Olivia De Gregori, nell’ufficio alla media Croce

maria teresa martinengo
TORINO

Questa volta, senza più parole né «armi» con cui combattere contro un ascensore guasto da oltre un mese, con gli alunni in carrozzina ci sono anche la preside e il direttore dei servizi amministrativi. La preside dell’Istituto comprensivo Ilaria Alpi, colpita da una patologia oncologica, riesce a muoversi con estrema difficoltà con le stampelle, il direttore ha una menomazione ad una gamba. Soprattutto, Olivia De Gregori, pensa ai suoi ragazzi: «Non possono raggiungere le loro aule, non riescono ad andare in mensa. Dobbiamo chiedere a qualche compagno di restare con loro in classe per il pasto, figurarsi che allegria, che inclusione». Per questo ha deciso di rivolgersi alla Stampa.

IL RIMPALLO

«L’ascensore – racconta la dirigente nell’ufficio della media Croce di corso Novara – è stato installato sei anni fa e non ha mai funzionato bene: c’era un pezzo che lo “sbilanciava” e che ha causato vari guasti, con persone prigioniere per un’ora e oltre». Un mese e mezzo fa lo stop definitivo. «Sono intervenuti vari tecnici, ma nessuno ha concluso. Dicono che il pezzo che serve non arriva oppure arriva sbagliato. Provano e se ne vanno, non si fanno più vivi. In Comune dicono che non è di loro competenza». Così, per ragazzi e adulti continua la sofferenza.

MEZZ’ORA PER UN PIANO

«Per arrivare al primo piano impiego più di mezz’ora – prosegue Olivia De Gregorio – e mi rendo conto che lo faccio in condizioni disdicevoli, mi faccio pietà da sola». Aggrappata alla ringhiera, una stampella nell’altra mano, assistita dalle bidelle e da qualche insegnante. Al pianerottolo tra una rampa e l’altra viene sistemata una sedia che serve alla preside per riprendersi un po’ (in ufficio, in caso di necessità, c’è la bombola dell’ossigeno). Poi, con estrema fatica, la seconda rampa. «Sono in una situazione di imbarazzo, mi spiace che i ragazzi mi vedano così. Qui tutti mi aiutano, ci sono persone d’oro, come la referente di plesso Donatella Claut, la mia vicaria Biagia Antonia Ciotta». A dare una mano, spesso arriva anche l’ex vice preside, Marcello Fiorenza. La scuola fa davvero squadra. «Finché potrò, verrò a lavorare: rivendico il mio diritto al lavoro, anche se potrei stare a casa e addirittura andare in pensione. Da fare ce n’è tanto e io amo questa scuola, dove i ragazzi per il 90% sono di origine straniera e dove ogni successo è davvero importante. Alcuni stanno brillantemente studiando al Politecnico: per un’insegnante – e io sono rimasta un’insegnante – questa è la motivazione più grande».

LA TELEFONATA DI LUCIANA LITTIZZETTO

Nel frattempo, dal Comune, proprietario della struttura, e dall’Iren, a cui è affidata la manutenzione degli ascensori, sono arrivate notizie incoraggianti. «Il pezzo definitivo è in consegna. Siamo al corrente di tutte le difficoltà – hanno detto i responsabili di Iren – e ci stiamo prodigando per risolverle». Stamane, poi, dopo l’Sos sulle pagine della Stampa, la preside De Gregori ha ricevuto non solo tante telefonate di solidarietà, ma anche la visita del responsabile tecnico di Iren. «È stato molto gentile, ha assicurato che entro la giornata di sabato l’ascensore sarà riparato, lavoreranno ad oltranza. Ci ha chiesto di organizzarci per permettere ai tecnici di intervenire nonostante la scuola di sabato sia chiusa e così abbiamo fatto». Tra le telefonate, una è stata «speciale». «Ha chiamato Luciana Littizzetto – racconta la preside -, offrendo di regalarci un ascensore nuovo. L’ho ringraziata tanto, in effetti la nostra è una scuola che dei privati ha bisogno. Anche l’imbiancatura che abbiamo rinnovato da poco, l’abbiamo fatta solo grazie a privati. Ma in questo caso siamo certi che l’ascensore possa essere riparato dal pubblico. Però l’offerta, ci ha fatto davvero piacere».

Sorgente: La preside vince la battaglia contro l’ascensore guasto – La Stampa