LUGLIO 2014: + 2500 alunni = 222 docenti in soprannumero e 31 classi in meno: i conti non tornano!

La scure del Governo sulle scuole di Torino: il sistema scolastico in ginocchio

Con un aumento dell’utenza scolastica pari a 2500 unità il governo ritocca al rialzo il numero di alunni per classe: oltre 26 in molte delle classi prime, una media di 25 in tutte le altre.

Un criterio inaccettabile in contrasto con le regole di sicurezza e il buon senso: il numero di presenze in un’aula scolstica non dipende più dai criteri di igiene e sicurezza derivanti dalla dimensione  delle aule e delle aperture ma da considerazioni politiche e contabili che, dopo i tagli drammatici degli anni scorsi e l’applicazione di una riforma devastante perpetrata ai danni della scuola, degli studenti e del personale scolastico per spremere ulteriori risparmi obbliga le scuole a rifiutare l’iscrizioni di allievi o a stiparli in classi pollaio che, considerando l’aggiunta dell’insegnante curriculare e spesso dell’insegnante di sostegno arrivano a superare le 28 – 29 presenze.

Gilda degli Insegnanti denuncia questa posizione, rivendica il diritto allo studio per gli allievi, il diritto al posto di lavoro per gli insegnanti, il diritto degli allievi di fruire di un insegnamento di qualità in un ambiente salubre ed adeguato,  prende atto dei numeri ma stigmatizza l’atteggiamento del Ministero e della Direzione Generale del Piemonte mirato a soddisfare una logica di risparmio ad ogni costo assolutamente al fuori del buon senso.

Gilda Insegnanti di Torino